Benedetto XVI nel tempo di Natale

Riportiamo discorsi e omelie di Benedetto XVI durante questo tempo di Natale, dagli auguri natalizi alla Curia Romana al Battesimo del Signore.

Una veduta di Alma Ati (Kazakistan) durante il Natale

Omelia di Benedetto XVI nella Festa del Battesimo del Signore (9 gennaio)

"Perciò, comprendendo la grandezza di questo dono, fin dai primi secoli si ha avuto la premura di dare il Battesimo ai bambini appena nati. Certamente, ci sarà poi bisogno di un’adesione libera e consapevole a questa vita di fede e d’amore, ed è per questo che è necessario che, dopo il Battesimo, essi vengano educati nella fede, istruiti secondo la sapienza della Sacra Scrittura e gli insegnamenti della Chiesa, così che cresca in loro questo germe della fede che oggi ricevono e possano raggiungere la piena maturità cristiana". 

Solennità dell'Epifania, Omelia (6 gennaio)

L’universo non è il risultato del caso, come alcuni vogliono farci credere. Contemplandolo, siamo invitati a leggervi qualcosa di profondo: la sapienza del Creatore, l’inesauribile fantasia di Dio, il suo infinito amore per noi. Non dovremmo lasciarci limitare la mente da teorie che arrivano sempre solo fino a un certo punto e che – se guardiamo bene – non sono affatto in concorrenza con la fede, ma non riescono a spiegare il senso ultimo della realtà. Nella bellezza del mondo, nel suo mistero, nella sua grandezza e nella sua razionalità non possiamo non leggere la razionalità eterna, e non possiamo fare a meno di farci guidare da essa fino all’unico Dio, creatore del cielo e della terra.

Una veduta di Alma Ati (Kazakistan) durante il Natale

Udienza Generale (5 gennaio)

La celebrazione del Natale non ci propone solo degli esempi da imitare, quali l’umiltà e la povertà del Signore, la sua benevolenza e amore verso gli uomini; ma è piuttosto l’invito a lasciarci trasformare totalmente da Colui che è entrato nella nostra carne. La manifestazione di Dio è finalizzata alla nostra partecipazione alla vita divina, alla realizzazione in noi del mistero della sua incarnazione.

Angelus di domenica 2 gennaio

"Lo sguardo materno della Vergine Maria, l'amorevole protezione di san Giuseppe e la dolce presenza del Bambino Gesù sono un'immagine nitida di quello che deve essere ogni famiglia cristiana, autentico santuario di fedeltà, di rispetto e di comprensione, dove si trasmette anche la fede, si rafforza la speranza e s'infiamma la carità".

Solennità di Maria Santissima, Madre di Dio (1 gennaio 2011) XLIV Giornata Mondiale della Pace

"Il titolo di “Madre di Dio”, che oggi la liturgia pone in risalto, sottolinea la missione unica della Vergine Santa nella storia della salvezza: missione che sta alla base del culto e della devozione che il popolo cristiano le riserva".

Una bambina indiana bacia Gesù Bambino

Messaggio di Benedetto XVI per la XLIV Giornata Mondiale della Pace: "Libertà religiosa, via per la pace" (1 gennaio 2011)"

Nella libertà religiosa, infatti, trova espressione la specificità della persona umana, che per essa può ordinare la propria vita personale e sociale a Dio, alla cui luce si comprendono pienamente l’identità, il senso e il fine della persona".

Omelia del Papa durante i Vespri di Ringraziamento di fine anno (31 dicembre 2010)

"Cari fratelli e sorelle, siamo invitati a guardare al futuro e a guardarlo con quella speranza che è la parola finale del Te Deum: “In te, Domine, speravi: non confundar in aeternum! - Signore, Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno”. A donarci Cristo, nostra Speranza, è sempre lei, la Madre di Dio: Maria santissima".

Angelus della Festa della Santa Famiglia (26 dicembre 2010)

“Quant’è importante, allora, che ogni bambino, venendo al mondo, sia accolto dal calore di una famiglia! Non importano le comodità esteriori: Gesù è nato in una stalla e come prima culla ha avuto una mangiatoia, ma l’amore di Maria e di Giuseppe gli ha fatto sentire la tenerezza e la bellezza di essere amati. Di questo hanno bisogno i bambini: dell’amore del padre e della madre. È questo che dà loro sicurezza e che, nella crescita, permette la scoperta del senso della vita".

Solennità del Natale del Signore, Benedizione Urbi et Orbi (Natale 2010)

“L’incarnazione del Figlio di Dio è un avvenimento che è accaduto nella storia, ma nello stesso tempo la oltrepassa. Nella notte del mondo si è accesa “una luce nuova, che si lascia vedere dagli occhi semplici della fede, dal cuore mite e umile di chi attende il Salvatore. Se la verità fosse solo una formula matematica, in un certo senso si imporrebbe da sé. Se invece la Verità è Amore, domanda la fede, il ‘sì’ del nostro cuore”.

24 dicembre 2010: Messa di mezzanotte

Benedetto XVI richiama l'attenzione su quanti sono stati colpiti dal terremoto e dall'epidemia di colera ad Haiti, chiede la pace per il Medio Oriente e critica la mancanza di libertà religiosa in Cina. Foto: informacion.com

"L’intreccio di grazia e libertà, l’intreccio di chiamata e risposta non lo possiamo scindere in parti separate l’una dall’altra. Ambedue sono inscindibilmente intessute tra loro. Così questa parola è insieme promessa e chiamata. Dio ci ha prevenuto con il dono del suo Figlio. Sempre di nuovo Dio ci previene in modo inatteso. Non cessa di cercarci, di sollevarci ogniqualvolta ne abbiamo bisogno. Non abbandona la pecora smarrita nel deserto in cui si è persa. Dio non si lascia confondere dal nostro peccato. Egli ricomincia sempre nuovamente con noi. Tuttavia aspetta il nostro amare insieme con Lui. Egli ci ama affinché noi possiamo diventare persone che amano insieme con Lui e così possa esservi pace sulla terra".

Udienza generale del 22 dicembre 2010

"Il presepio, come genuina testimonianza di fede cristiana possa offrire anche oggi per tutti gli uomini di buona volontà una suggestiva icona dell’amore infinito del Padre".

Presepio in Vaticano

Ai cardinali, arcivescovi, vescovi e prelati della Curia Romana, per la presentazione degli auguri natalizi (20 dicembre 2010)

"In noi sacerdoti e nei laici, proprio anche nei giovani, si è rinnovata la consapevolezza di quale dono rappresenti il sacerdozio della Chiesa Cattolica, che ci è stato affidato dal Signore".