Nuova edizione di "Cammino" voluta da Leonardo Mondadori

Il libro più noto di san Josemaría Escrivá viene ora pubblicato dalla casa editrice Leonardo International, per volontà di Leonardo Mondadori, l’editore scomparso prematuramente lo scorso dicembre. A Milano è stato presentato martedì 28 ottobre a Palazzo Reale. I relatori della serata, Messori e Corigliano, hanno ritenuto opportuno soffermarsi sull’eco che la lettura di quest’opera ha suscitato nel cuore dell’editore, Presidente della più importante casa editrice del nostro Paese.

La nuova edizione di Cammino, di san Josemaría Escrivá è stata presentata a Milano il 28 ottobre 2003 presso la Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale (Piazza Duomo). Il volume è pubblicato dalla Leonardo International. Sono intervenuti Vittorio Messori, scrittore, e Giuseppe Corigliano, Direttore dell’Ufficio informazioni dell’Opus Dei.

Questa edizione nasce da un desiderio esplicito di Leonardo Mondadori, l’editore scomparso prematuramente nel 2002. Egli desiderava che il libro potesse essere stampato in occasione della canonizzazione di Josemaría Escrivá, avvenuta il 6 ottobre 2002, ma per una serie di circostanze non fu possibile rispettare quella scadenza. Leonardo aveva letto per la prima volta Cammino nel 1992: come ricorda nel suo libro (scritto con Vittorio Messori) Conversione, una storia personale (Mondatori, 2002), l’opera di Escrivá segnò l’inizio del suo percorso di conversione alla fede cattolica. Per sottolinearlo, scriveva citando Cammino: “Qualunque cosa tu faccia, falla al meglio: questa esortazione del Padre, come tutti nell’Opus Dei chiamano san Josemaría Escrivá, riassume una prospettiva fattiva, ottimista, nella quale mi riconosco. Un cristianesimo al contempo moderno e tradizionale, aperto e rigoroso, libero e fedele. Vi ho trovato la sintesi vitale tra l’impegno nelle realtà terrestri e la tensione verso l’aldilà”.

Nella presentazione, dopo una breve introduzione del dott. Lamastra, attuale Presidente e Amministratore Delegato della Leonardo International, ha preso la parola l’ing. Giuseppe Corigliano, direttore dell’Ufficio Informazioni dell’Opus Dei in Italia. Corigliano ebbe modo di conoscere Leonardo proprio in occasione della prima edizione Mondadori di Cammino, nel 1992, in vista della beatificazione di Escrivá. Ne nacque una profonda amicizia, durata fino alla morte dell’editore. Da allora Corigliano è stato testimone della progressiva trasformazione dell’editore, avvenuta anche grazie alla meditazione dei testi di San Josemaría. Corigliano ha dipinto Leonardo come una persona gentile e riservata, via via sempre più aperta all’amicizia, ma soprattutto sempre più conquistata dalla fede in Dio e dalla possibilità di amarlo. Tra i punti di Cammino che maggiormente avevano colpito Mondadori, Corigliano ha citato il primo, in particolare l’incipit: «Che la tua vita non sia una vita sterile…; e ancora: «Mi dici di sì, che ami. Bene: ma ami come un avaro ama il suo oro, come una madre ama suo figlio, come un ambizioso ama gli onori o un povero sensuale il suo piacere? No? Allora non ami» (Cammino, n° 316). La vita di Mondadori, ha sottolineato Corigliano, è proprio l’esempio di una vita che non è stata sterile. E a riprova ha ricordato, fra l’altro, alcune iniziative editoriali di grande rilievo, come l’ideazione e la pubblicazione del libro Varcare la soglia della speranza, di Giovanni Paolo II, la pubblicazione del volume che racconta la propria conversione, che ha raggiunto le duecentomila copie, ma anche il suo zelo di apostolato, che lo ha portato ad avvicinare alla fede molte persone del suo ambiente.

Ha poi preso la parola Vittorio Messori, che ha dichiarato di non voler parlare direttamente di Cammino, ma degli effetti che esso aveva provocato nella vita di Leonardo Mondadori. Ha raccontato di aver avuto modo di entrare in amicizia con l’editore milanese in occasione del libro-intervista Conversione, e di essersi sentito dire da lui che la scoperta di San Josemaría e dello spirito dell’Opus Dei gli aveva finalmente rivelato se stesso.

Caratteristica dello spirito cattolico – secondo Messori – è la capacità di far convivere gli opposti, l’«et…et…», al contrario dell’eresia, la cui etimologia deriva dal greco “scegliere”, ad indicare l’esclusione tassativa e dogmatica, l’incapacità di comprendere e tollerare, propria del cattolicesimo. E Leonardo apprezzava, dello spirito di San Josemaría, proprio la capacità di essere al tempo stesso tradizionale e moderno, rigoroso e tollerante, con l’intento di formare uomini che avessero una profonda vita di pietà e nello stesso tempo, laici convinti, di una laicità non bigotta, ma aperta all’apprezzamento di tutte le nobili realtà terrene. Per esempio il denaro, il cui possesso viene condannato da chi confonde il cattolicesimo con il pauperismo, ma che invece può essere usato da chi ce l’ha (e Mondadori era fra questi) per fare del bene. Leonardo è stato un esempio – ha concluso Messori – di ciò che succede quando le pagine di quest’opera arrivano a fecondare l’esistenza: un’esplosione di vita e di creatività. Per questo Leonardo Mondadori desiderava pubblicare Cammino in versione tascabile, perché arrivasse a quante più persone possibile e facesse molto bene a quanti lo leggessero.

La presentazione è stata realizzata grazie alla cortesia dell’Assessore alla Cultura di Milano, Dr. Salvatore Carrubba e il contributo prezioso del Settore Musei e Mostre del Comune di Milano.

La Leonardo International è la casa editrice fondata da Leonardo Mondadori nel 1989 con l’obiettivo di pubblicare libri di elevata qualità, soprattutto nel settore artistico (illustrati, cataloghi di mostre, libri d’arte).