I 100 anni di Dora: la felicità del mondo comincia in casa

Dora del Hoyo era nata nel 1914. In occasione del centenario della sua nascita, a Boca del Huérgano, suo villaggio natale, è stata organizzata una cerimonia commemorativa. Dora ha dedicato la propria vita a prendersi cura della sua famiglia.

A Boca de Huérgano (León, Spagna) vivono 500 persone.

“Dora del Hoyo ha avuto una grande importanza nell’Opus Dei, per la sua fedeltà e per il suo lavoro professionale compiuto con perfezione e arricchito dalla sua umiltà che la portava ‘a fare e a non farsi notare’. Per questo è stata efficace”.

Con questo messaggio il Prelato dell’Opus Dei ha ricordato i 100 anni della nascita di Dora del Hoyo, il cui processo di canonizzazione è iniziato nel 2011. Nel suo villaggio natale, Boca de Huérgano, in Spagna, a fine marzo si è svolta una semplice cerimonia per ricordare una delle più illustri figlie di questa località.

I familiari di Dora mostrano la benedizione apostolica di Papa Francesco

Alcune centinaia di persone erano presenti alla cerimonia, che ha avuto inizio nella casa della famiglia Del Hoyo, dove il sindaco Tomás Sierra ha scoperto una targa commemorativa con la seguente iscrizione: “A Dora del Hoyo Alonso, nel centenario della sua nascita, per il contributo da lei dato alle iniziative sociali sorte in tutto il mondo per impulso di san Josemaría. Boca de Huérgano, 11 gennaio 2014”.

Subito dopo, nella parrocchia è stata celebrata la santa Messa, durante la quale il sacerdote officiante ha fatto riferimento alla benedizione apostolica che il Santo Padre, in occasione del centenario, aveva inviato alla famiglia Del Hoyo e ha letto per intero il messaggio del Prelato dell’Opus Dei.

Mons. Echevarría considera Dora “una gran donna, convinta che la felicità del mondo cominci con una vita di famiglia serena, ottenuta curando un’infinità di dettagli grandi e piccoli, che danno all’ambiente l’impronta dell’armonia e del buonumore”.

“Non ha cercato per sé nessuna gloria umana – continua il Prelato nella lettera inviata per l’occasione –, nessun apprezzamento speciale, pur donando la sua vita a Dio e a tutti al cento per cento. È stata una donna di fede, che ha confidato pienamente in ciò che il Signore le chiedeva, lavorando sempre con la speranza che l’Opus Dei sarebbe cresciuto e sarebbe diventato quello che oggi vediamo, grazie a Dio, in tutti i continenti”.

La targa commemorativa del centenario

Più avanti, ricordando il processo di canonizzazione di Dora, scrive: “Il significato principale di ogni processo di canonizzazione consiste nel fare del bene agli altri, contribuendo così al bene della Chiesa. Se, alla fine del processo, il santo Padre approverà la sua beatificazione – come noi speriamo – la figura di Dora renderà più facile a noi tutti toccare con la mano il valore immenso della sua vita spesa come una gioiosa offerta quotidiana a Dio, in un servizio pieno di simpatia in famiglia, seguendo gli insegnamenti di san Josemaría”.

Dopo la cerimonia religiosa, il sindaco ha invitato tutti alla proiezione di un documentario su Dora del Hoyo. Tra i presenti si notavano i nipoti più grandi di Dora, Tomás, Carlos, Demetrio e María Jesús, i quali hanno rievocato alcuni cari ricordi di famiglia. Il sindaco ha incoraggiato i presenti a visitare le belle montagne del León che circondano il paese natale di Dora.