Studenti universitari impegnati per Rebibbia

I ragazzi della Residenza Universitaria Internazionale (RUI) di Roma lo scorso 20 dicembre si son recati nel carcere romano di Rebibbia per donare panettoni ai carcerati.

Negli anni Cinquanta, San Josemaría sognò la Residenza Universitaria Internazionale (RUI) di Roma come un luogo in cui gli studenti universitari potessero trovare un clima di famiglia, accogliente e stimolante, che li aiutasse a formarsi per servire la società. Per tale ragione, per questo ambiente familiare, il Natale di Residenza, ogni anno, richiede settimane di preparativi, inventiva, rinnovamento delle tradizioni, tra regali, show, festa con le famiglie, ritiri, cene, Messe e molto altro. Non mancano neppure le occasioni per intensificare le attività di volontariato, e coinvolgere più residenti ed amici nelle visite agli anziani, alle mense dei poveri, ai malati, ecc.

Quest’anno abbiamo avuto un’idea in più. Un amico della RUI, don Roberto Guernieri, ospite all’inaugurazione dell’anno accademico, è da parecchi anni cappellano del carcere romano di Rebibbia. Per Natale era intenzionato a raccogliere duemila panettoni, uno per ciascun detenuto. Conoscendoci, ci ha chiamati: vi andrebbe di collaborare…? Alcuni residenti e la direzione della Residenza si sono entusiasmati, e la campagna è partita. Su facebook, nelle bacheche reali, nei messaggi di whatsapp la locandina dell’iniziativa ha cominciato a circolare, invitando amici e compagni di università a presentarsi alla RUI con un panettone (o più) a testa.

Il 20 dicembre, con un’auto piena zeppa, un residente si è recato a casa di don Roberto, accanto a Rebibbia, per consegnare il frutto di due settimane scarse di lavoro.

Con soddisfazione, abbiamo potuto contribuire dando i nostri settanta; ma quello che ci è piaciuto di più è stato smuovere colleghi e amici magari indifferenti, o preoccupati solo dalla propria sessione d’esami, che si sono entusiasmati e ci hanno aiutato a raggiungere questo piccolo risultato, a servizio degli altri.