"There Be Dragons" in onda su Rai Movie

“There Be Dragons - Un santo nella tempesta" sarà trasmesso su Rai Movie. Il film, girato da Roland Joffé, era già stato trasmesso in Italia, in una versione per la televisione diversa da quanto già proiettato nei cinema degli Stati Uniti, della Spagna e di molti paesi dell'America del sud.

Il film “There Be Dragons”, che in Italia è stato intitolato anche "San Josemaría, un santo nella tempesta", dramma storico ambientato nella Guerra Civile spagnola, in cui il fondatore dell'Opus Dei ha un ruolo da protagonista, andrà in onda su Rai Movie martedì 6 dicembre alle ore 08,35.

Rai Movie è visibile sul canale 24 del digitale terrestre, tramite satellite sul canale 14 di TivuSat e in streaming live sull’homepage del portale www.raimovie.rai.it o su Rai.TV, sotto la voce Dirette Tv.

La copertina del DVD commercializzato in America

“Mi è piaciuto vederlo come omaggio alle tante migliaia di sacerdoti di tanti anni fa, ma anche a quelli attuali, che spendono la loro vita con gioia a servizio delle anime, a servizio della società”, ha dichiarato monsignor Echevarría dopo una delle proiezioni di anteprima.

Il film, uscito nei cinema degli Stati Uniti, spagnoli e nei paesi del sud America, racconta gli anni giovanili del fondatore dell'Opus Dei (Charlie Cox) e il suo atteggiamento di fronte alla guerra. Robert (Dougray Scott) è un giornalista che, indagando sulla figura del fondatore dell'“Opera” per scrivere un reportage, scopre che suo padre, Manolo (Wes Bentley), con cui non ha relazioni da otto anni, è stato amico di Escrivá durante l'infanzia.

Da quel momento, la trama porta il giornalista, e con lui il pubblico, a scoprire sorprese che cambieranno per sempre la sua vita.

Il regista Roland Joffé ha affermato che "è un film su credenti e non credenti", e ha confessato che la frase di San Josemaría che lo ha più colpito è questa: “Siamo tutti potenzialmente santi, cioè capaci di vincere i nostri dragoni: l'odio, o il desiderio di vendetta".

Qui una intervista al regista.

Qui potete leggere un articolo di Vittorio Messori sul film.