“Tutto è già dato in Cristo”

Tu che vivi in mezzo al mondo, che sei un cittadino qualsiasi, a contatto con uomini ritenuti buoni o cattivi... tu devi sentire il desiderio costante di dare alla gente la gioia che tu provi, per il fatto di essere cristiano. (Solco, 321)

Se ci guardiamo intorno e consideriamo la storia dell'umanità possiamo costatare dei progressi. La scienza ha dato all'uomo una maggiore coscienza del suo potere. La tecnica domina la natura più che nelle epoche passate, e permette che l'umanità aspiri a un più alto livello di cultura, di benessere, di unità.
Alcuni riterranno di dover ridimensionare questo quadro, ricordando che gli uomini continuano a soffrire ingiustizie e guerre, addirittura peggiori di quelle del passato. Non hanno torto. Ma aldilà di queste considerazioni, preferisco ricordare che, nell'ordine religioso, l'uomo continua a essere uomo e Dio continua a essere Dio. In questo campo l'apice del progresso è stato già raggiunto: è Cristo, alfa e omega, principio e fine (cfr Ap 21, 6).
Nella vita spirituale non c'è una nuova epoca da raggiungere. Tutto è già dato in Cristo, che è morto ed è risorto, e vive e permane in eterno. Bisogna però unirsi a Lui mediante la fede, lasciando che la sua vita si manifesti in noi a tal punto che di ogni cristiano si possa dire non solo che è alter Christus, un altro Cristo, ma ipse Christus, lo stesso Cristo. (È Gesù che passa, 104)

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