“Il care in Europa”: un’esperienza di servizio civile alla SAFI

La SAFI è una scuola Alberghiera dell’Associazione Centro Elis di Roma, dove le alunne imparano che la professione cui si dedicheranno non è solo una produzione di beni e servizi, ma è soprattutto un servizio offerto agli altri. In quest’ottica, ha assunto un’importanza fondamentale il progetto di servizio civile svolto all’estero e denominato “Il care in Europa”: Prendersi cura in Europa.

Obiettivo del progetto è di promuovere la cooperazione fra Paesi europei per realizzare congiuntamente servizi a favore di giovani che vivono in situazioni a rischio d’esclusione, emarginazione, disoccupazione o arretramento culturale. Attraverso un processo d’analisi e confronto con gli Enti di destinazione, ci si propone di realizzare azioni concrete nei confronti del target giovanile di riferimento.

Il progetto è stato affidato ad alcune volontarie che si dicono felici di quest’avventura che le ha portate non solo a contatto con diverse lingue e culture, ma che ha permesso loro di crescere sia dal punto di vista professionale sia personale.

Le esperienze di volontariato fatte sia in Italia sia all’estero (Olanda e Inghilterra) hanno fatto sì che ognuna di loro abbia imparato ad aprirsi maggiormente ai bisogni dell’altro, arricchendosi per prima e crescendo in generosità e disponibilità.

Tre le fasi di svolgimento. Nella prima fase a Roma, presso la Safi, (dal 19 gennaio 2004 al 15 febbraio 2004) le volontarie sono state impegnate in attività di analisi del rapporto fra la scuola ed il quartiere in cui opera, partecipando attivamente alla realizzazione dei servizi del care, come volontariato presso famiglie e anziani del territorio e lavoro nella struttura ricettiva annessa alla scuola.

I 6 mesi successivi (dal 17 febbraio al 17 agosto), hanno visto le volontarie impegnate a svolgere gli stessi servizi all’estero (Inghilterra e Paesi Bassi), vivendo in centri analoghi alla Safi (Lakefield e Europrof).

Nella fase finale (dal 18 agosto al 12 gennaio), tuttora in corso, le studentesse, con le competenze acquisite nell’analisi e nel confronto di diverse realtà europee sulla base delle esperienze vissute all’estero, si dedicano a integrare quanto appreso nei vari momenti del corso, con l’obiettivo di rafforzare, nei Centri coinvolti, le attività di prevenzione dell’esclusione giovanile.