Si conclude il viaggio pastorale del Prelato in Slovenia e in Croazia

Mons. Javier Echevarría ha concluso il suo viaggio pastorale in Slovenia e in Croazia. Nei due Paesi l’attività dell’Opus Dei è iniziata stabilmente nel 2003. Il riassunto e le foto delle attività del Prelato.

Laura, studentessa universitaria croata, regala al Prelato una cesta con i dolci tipici del suo paese.

Croazia (4-6 giugno)

Durante la permanenza in Croazia il Prelato ha ricordato in numerose occasioni l’affetto di san Josemaría verso questa terra, che conosceva bene grazie a ciò che gli raccontavano alcuni croati fedeli dell’Opus Dei, come Vladimir Vince, Anton Würster e Luka Brajnović.

Mons. Echevarría ha raccontato che quando a metà del XX secolo in Croazia la situazione politica non garantiva le libertà fondamentali, il fondatore dell’Opus Dei affermava con molta fede che non si sarebbe tardato molto a diffondere nuovamente in queste terre il messaggio cristiano.

Fra le altre attività, il Prelato ha reso visita al Cardinale di Zagabria, mons. Josip Bozanić; poi si è recato a pregare nella Cattedrale, dove si trovano i resti mortali del Beato Aloizije Stepinac, ben noto per il suo impegno nell’assicurare i diritti umani e civili in Croazia.

Come in altri viaggi apostolici, le attività principali sono consistite negli incontri a Zagabria con i fedeli della Prelatura e molte altre persone che partecipano alle attività di formazione dell’Opus Dei.

In questi incontri ha parlato dell’Anno della misericordia. Ha invitato a rivolgersi a san Josemaría per imparare a praticare la misericordia, fra le altre cose perché questo santo, “come egli stesso diceva, non ha dovuto imparare a perdonare perché il Signore gli aveva insegnato ad amare”.

Rispondendo a una domanda sul modo in cui san Josemaría impartiva le attività di formazione e come molto presto fece in modo che anche i suoi figli guidassero personalmente queste attività, ha messo in evidenza l’importanza di “ricorrere allo Spirito Santo perché sia Lui a muovere i cuori a corrispondere alla grazia”.

Nello stesso modo, ha potuto conversare con un gruppo di famiglie che stanno promuovendo diverse scuole di formazione primaria e giardini d’infanzia, e con altre persone che organizzano corsi di orientamento familiare per aiutare le coppie di coniugi.

Anche un gruppo di sacerdoti che fanno parte della Società Sacerdotale della Santa Croce e alcuni loro amici hanno avuto modo di stare con il Prelato.

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Mons. Javier Echevarría è arrivato a Lubiana giovedì 2 giugno. È ritornato in questa città dopo le visite del 2004 e del 2011. In un giorno e mezzo ha presieduto varie riunioni con i fedeli della Prelatura e con i cooperatori residenti a Lubiana, ma anche con i giovani che partecipano alle attività di formazione cristiana. L’Opus Dei svolge in Slovenia il lavoro apostolico stabile dal 2003.

Il Prelato li ha invitati a vivere coerentemente la fede e ad andare incontro a molte persone, come ripete Papa Francesco, tante che sono in attesa che si parli loro di Dio: “Il Signore vuole servirsi di voi perché molte altre persone lo conoscano. Non ditegli di no!”.

La mattina di venerdì ha fatto visita all’Arcivescovo di Lubiana, mons. Stanislav Zore, che ha ringraziato per il lavoro che l’Opus Dei svolge in Slovenia; poi ha incontrato il Nunzio di Sua Santità, mons. Julius Janusz. Inoltre è potuto andare a pregare nella cattedrale di Lubiana ed è passato per la Porta Santa.

Messa nella capitale della Slovenia.

Nel pomeriggio ha partecipato a due incontri con le famiglie. I partecipanti gli hanno fatto una serie di domande sulla vita cristiana. In diversi momenti ha parlato della vocazione alla santità di tutti i battezzati, che per la maggioranza delle persone significa santità in mezzo al mondo, nel lavoro, nella famiglia e nei vari obblighi della vita ordinaria.

Sabato ha visitato il Polzela Conference Center, un edificio del XV secolo, antico monastero dei Domenicani, che è in corso di ristrutturazione per svolgervi attività di formazione spirituale organizzate dalla Prelatura dell’Opus Dei.